Terapia a Mezzo del Cavallo (TMC)
La terapia a Mezzo del Cavallo è una metodologia riabilitativa che utilizza il cavallo per migliorare le competenze motorie, psichiche e sociali della persona disabile. Il progetto d’intervento viene stabilito da un’equipe multidisciplinare ed è complementare alle altre terapie svolte nella vita quotidiana del soggetto.
L’ippoterapia permette, attraverso il passo del cavallo, di instaurare un vero e proprio “dialogo tonico” tra persona e animale che favorisce il recupero funzionale neuro-motorio con effetti benefici sul tono muscolare, contribuendo inoltre ad un miglioramento dell’equilibrio, del controllo posturale e della coordinazione motoria. Il terapista si trova al fianco del soggetto e, in alcuni casi in sella insieme a lui. Il contatto fisico tra bambino e terapista, definito “maternage”, è necessario per creare un ambiente rassicurante e protetto e per accompagnare il bambino verso una maggiore autonomia che gli consentirą di salire a cavallo da solo. Il terapista accompagna costantemente il soggetto nel corso della seduta riabilitativa, anche stando a terra al suo fianco. Entra in relazione con lui, utilizzando la comunicazione verbale e non verbale, dando consegne proporzionate alle sue abilitą per mantenerne sempre viva la motivazione e l’attenzione sulla attivitą svolta.
In una fase più attiva, conosciuta come Riabilitazione Equestre, vengono utilizzati i principi elementari dell’equitazione per raggiungere la conduzione autonoma del cavallo. La motivazione è accresciuta dal fatto di essere impegnati in prima persona nella guida dell’animale. Ciò richiede un aumento dell’impegno, della concentrazione e dell’attenzione, nella consapevolezza che la risposta del cavallo sarą adeguata solo nel caso in cui l’atto motorio intenzionale del soggetto sia svolto in maniera corretta. Gli esercizi richiedono un impegno sempre maggiore, finalizzato alla coordinazione dei propri movimenti, al perfezionamento dello schema corporeo, all’utilizzo del gesto appropriato, al controllo posturale e alla corretta collocazione nello spazio.
Contemporaneamente viene richiesto un controllo delle emozioni, in particolare dell’ansia, legate al fatto di dover condurre un animale cosď imponente in modo autonomo.
Fondamentale diventa la funzione di rassicurazione svolta dal terapista, il quale assegna consegne chiare e semplici, con tono tranquillo e sicuro e proporzionate alle capacità di ciascuno.
Uno degli obiettivi fondamentali è la trasposizione dell’autonomia, raggiunta nella guida del cavallo, al proprio contesto di vita. In una fase molto avanzata di questo lavoro, possono essere inseriti elementi di difficoltà quali l’andatura al trotto, in preparazione di un’attivitą presportiva e sportiva.
Parte integrante della terapia è il “lavoro a terra” che comprende tutte quelle attività necessarie per governare il cavallo, ossia creare tutte le condizioni necessarie per garantire la salute e il benessere dell’animale. Queste attivitą comprendono la cura, la pulizia, l’alimentazione e la bardatura. Si tratta di un’attivitą fondamentale per l’acquisizione del senso di responsabilità ed inoltre rappresenta per il soggetto disabile, abituato ad essere persona “oggetto di cure”, un’esperienza nuova diventando lui stesso “portatore di cure”.
Attraverso queste attività, inoltre, il soggetto impara le esigenze, i bisogni, le necessità e i vizi di questo animale, nonché le parti di cui è costituito. Quest’ultima acquisizione è fondamentale per il soggetto disabile, in quanto l’aiuta a costruire anche il proprio schema corporeo, passando attraverso un’esperienza che prima è concreta, il contatto fisico con le parti del cavallo, e successivamente può essere astratta e interiorizzata.
Le attività di nutrizione e pulizia dell’animale hanno una forte valenza educativa, non solo in quanto insegnano a prendersi cura di un altro essere vivente e ad essere responsabili del suo benessere, ma costituiscono una ulteriore motivazione per il disabile a divenire più autonomo negli aspetti riguardanti la propria igiene personale. Allo stesso modo preparare e dissellare il cavallo prima o dopo le terapie, aiuta ad acquisire il senso della proprie responsabilità ed autonomia nella gestione della attività quotidiane
Le sedute di TMC solitamente sono settimanali e durano mezz’ora, ma possono diventare anche bisettimanali.
Lo sforzo richiesto per mantenere una corretta postura a cavallo è intenso e faticoso. Per questo, raramente, si propongono periodi più lunghi di 30 minuti.
Nella fase di Riabilitazione Equestre possono essere strutturate anche sedute di un’ora a cadenza settimanale
La TMC (nelle diverse attivitą di lavoro a terra, ippoterapia, riabilitazione equestre) trova indicazione in soggetti affetti da patologie neurologiche (ritardi mentali, disturbi neuromotori) e psichiatriche (psicosi, autismo, instabilità comportamentale). L’etą dei soggetti è variabile tra i 2 e i 50-60 anni
Il personale impiegato nella TMC:
– è altamente qualificato: tutti i nostri terapisti sono laureati e specializzati in diversa branche sanitarie e riabilitative
– specificatamente formato: tutti i terapisti hanno conseguito il titolo di “riabilitatore equestre” rilasciato dalle principali scuole di specializzazione autorizzate in Italia.Il rapporto terapista/paziente è di uno a uno.